Il Fritto Misto piemontese

Il Fritto Misto piemontese

Storie, aneddoti e leggende.
Il Fritto Misto piemontese

Ecco un’altra edizione di “Trattoria Paesana racconta…” tutta dedicata a uno dei piatti più iconici e rappresentativi della tradizione della cucina piemontese.

Ecco allora per voi: ” Il Fritto Misto piemontese : storie, aneddoti e leggende “.

Origini storiche ed evoluzione della ricetta: Dalle feste contadine ai sontuosi banchetti nobiliari. 

Le storie e le leggende legate al Fritto Misto narrano che in origine fosse il piatto delle grandi feste contadine, in cui si riunivano famiglie e amici per celebrare il raccolto o importanti eventi comunitari. Tra i contadini questa prelibatezza prendeva nome di “”Fricassà mëscià” o “Fricia”.
In passato, durante le macellazioni domestiche, le famiglie utilizzavano ogni parte degli animali per evitare sprechi e le frattaglie, considerate meno pregiate, venivano impanate e fritte, creando un piatto ricco e sostanzioso.
Ogni famiglia aveva la propria ricetta segreta, tramandata di generazione in generazione.

Il piatto riscosse tanto successo che i nobili piemontesi lo adottarono per i loro sontuosi banchetti, sostituendo alcuni ingredienti più poveri con tagli pregiati.Nel corso degli anni, la ricetta del Fritto Misto Piemontese si è arricchita, passando dall’utilizzo esclusivo di frattaglie all’inclusione di varietà di ingredienti sia salati che dolci.

Il Fritto Misto Piemontese: storia, aneddoti e leggende.

Un’articolata combinazione di carni, frattaglie, verdure, frutta e dolci

Il vero Fritto Misto Piemontese è un’armoniosa combinazione di carne, frattaglie e ingredienti dolci, tutti impanati e fritti alla perfezione con panature e pastelle differenti a seconda dell’ingrediente da servire.

Tra i pezzi più tradizionali troviamo:

– Carni: bat soà (piedini del maiale), fettine di vitello, fegato, salsiccia, cervella, midollo, animelle, duroni, rane, polmone, rognoni.

– Verdure: carciofo, cardo, finocchio, crauto, cipolla, cavolfiore, salvia.

– Dolci: semolino dolce, mele, amaretti.

Questa fusione di prodotti e sapori rende il piatto unico e sorprendente ad ogni boccone.

Nel tempo per soddisfare i palati più esigenti il piatto è stato arricchito dalla fantasia dei cuochi che hanno tramandato il piatto. Oggi nei ristoranti che tramandano la tradizione della specialità si possono degustare interpretazioni fantasiose. Spessi le cucine si sbizzarriscono nell’arricchire la proposta dolce: infatti oggi si possono apprezzare gianduiotti, biscotti con creme di nocciola, fragole e frutti di bosco, frutta disidratata, baci di dama e lingue di gatto.

Il Fritto Misto Piemontese: storia, aneddoti e leggende.

Confraternite e Associazioni che tramandano la tradizione.

Per mantenere viva l’autenticità del Fritto Misto Piemontese, diverse confraternite e associazioni ne promuovono la diffusione e ne custodiscono le ricette tradizionali.

Tra vari gruppi gastronomici locali che organizzano eventi e sagre dedicate alla salvaguardia a diffusione di questa prelibatezza spicca sicuramente la Confraternita del Fritto Misto Piemontese di Torre San Giorgio (CN) e l’accademia della Fricia con sede a Crea nel Monferrato.

la storia del pranzo dei soci del Martedi grasso
Il Fritto Misto Piemontese: storia, aneddoti e leggende.

Vi Lasciamo con una fiaba firmata Trattoria Paesana… 

Il Cuoco e il Fritto Magico del Conte di Moncalieri

C’era una volta, nel cuore del Piemonte, un giovane cuoco di nome Giovanni che lavorava nella sontuosa corte del Conte di Moncalieri. Il Conte era un uomo esigente, famoso per i suoi banchetti spettacolari, dove serviva piatti sontuosi ai nobili venuti da terre lontane. Ma Giovanni, nonostante la sua bravura, era sempre in difficoltà: il suo compito era creare piatti straordinari con ingredienti sempre più limitati.

Una sera, il Conte annunciò che il giorno seguente avrebbe tenuto una cena grandiosa, e si aspettava un piatto mai visto prima, degno di un re. Giovanni si disperò: nella dispensa erano rimasti solo ritagli di carne, frattaglie, alcune verdure, un po’ di semolino e qualche mela. Come poteva soddisfare un conte con ingredienti così umili?

Una fiaba firmata Trattoria Paesana sul fritto misto pimontese.

Affranto, Giovanni uscì nel giardino del castello e si sedette su una pietra, con il capo chino. Fu allora che una vecchina dal mantello grigio si avvicinò a lui.

– <<Giovane cuoco, perché sei così triste?>> chiese con voce gentile.

Giovanni le raccontò la sua pena. La vecchina sorrise e, dalla tasca, estrasse un sacchetto pieno di una polvere dorata.

– <<Usa questa farina magica. Avvolgi ogni pezzo di cibo in essa e poi immergilo nell’olio bollente. Vedrai che il tuo piatto sarà croccante fuori, morbido dentro e conquisterà tutti i palati.>>

Giovanni la ringraziò, ma quando si voltò per chiederle chi fosse, la vecchina era scomparsa nel nulla, lasciando dietro di sé solo un lieve profumo di spezie.

Una fiaba firmata Trattoria Paesana sul fritto misto pimontese.

Seguendo il consiglio della misteriosa donna, Giovanni preparò il suo piatto: tagliò le carni, le verdure e le mele, le passò nella polvere dorata e le immerse nell’olio bollente. Man mano che friggevano, l’aria si riempì di un profumo irresistibile. Il cuoco assaggiò un boccone e rimase stupefatto: era perfetto!

Alla cena del giorno dopo, il Conte e i suoi ospiti assaggiarono il piatto e rimasero senza parole. Mai avevano provato qualcosa di così delizioso, croccante fuori e morbido dentro, un perfetto equilibrio tra dolce e salato.

Il Conte, soddisfatto come non mai, premiò Giovanni con una borsa d’oro e lo nominò capocuoco della corte.

Una fiaba firmata Trattoria Paesana sul fritto misto pimontese.

Il giovane, felice, tornò nelle cucine per conservare la farina magica, ma con sua grande sorpresa, il sacchetto era sparito! Capì allora che il vero segreto del suo piatto non era solo nella magia della vecchina, ma nel suo coraggio, nella creatività e nella passione che aveva messo nel cucinare.

Da quel giorno, la ricetta del Fritto Misto Piemontese si diffuse in tutto il regno, e ancora oggi, chi lo cucina con amore dice di sentire, nel profumo dorato della frittura, un lieve sussurro: “Ricorda, la magia è dentro di te.”

FINE

Una fiaba firmata Trattoria Paesana sul fritto misto pimontese.

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